NESSUN RISCHIO PER MALPENSA La decisione comunicata oggi al mercato dal Gruppo Lufthansa rappresenta l’esito di un percorso reso tortuoso dagli impatti che la crisi economica ha provocato e sta provocando sull’industria del trasporto aereo ed è stata oggetto di confronto tra SEA e Lufthansa negli ultimi mesi. In relazione a quanto comunicato da Lufthansa sul cambiamento della propria strategia in Italia, SEA comunica quanto segue:Lufthansa Italia rappresenta uno dei 110 vettori presenti sullo scalo di Malpensa.Le destinazioni attualmente servite da Lufthansa Italia sono già coperte da uno o più vettori, che tra l’altro registrano coefficienti di riempimento superiori. Le destinazioni raggiungibili in via diretta  da Malpensa sono oggi 180 di cui 97 extra-UE.Nel 2010 Lufthansa Italia ha rappresentato circa il 3% del fatturato del Gruppo, con circa 1,2 milioni di passeggeri sui 18,7 milioni del 2010. Tale volume potrà essere facilmente assorbito da altri vettori che già operano i medesimi collegamenti senza l’attuazione da parte di SEA di alcuna specifica strategia commerciale.Negli ultimi 3 anni hanno iniziato a operare a Malpensa 38 nuovi vettori e sono stati attivati 42 nuovi collegamenti di cui 21 intercontinentali,  confermando l’attrattività della catchment area dello scalo. Tra i principali collegamenti recentemente attivati si ricordano: Seoul, Hong Kong, New Delhi, Pechino, Addis Abeba, che hanno evidenziato fin da subito elevati coefficienti di riempimento anche nei segmenti premium con yield (provento medio unitario per passeggero) al di sopra della media dei principali aeroporti europei.Nei primi quattro mesi del 2011 Malpensa è cresciuta del 9% in termini di passeggeri e di oltre il 12% per il trasporto merci. SEA prosegue nell’implementazione del proprio piano di sviluppo che prevede, tra l’altro, l’opzione del modello hub nel medio-lungo termine. In questa direzione si inquadra il progetto innovativo ViaMilano che connette due o più tratte aeree servite da compagnie diverse per quasi 2.000 possibili combinazioni di viaggio.Il modello di business del Gruppo SEA, basato su una molteplicità di vettori presenti in competizione tra loro, sia in ambito passeggeri che cargo, si conferma ancora oggi una scelta strategica vincente. Una strategia attuata all’indomani del de-hubbing di Alitalia – che aveva comportato la perdita immediata di oltre 10 milioni di passeggeri sullo scalo di Malpensa, oggi sostanzialmente recuperati  – che ha portato SEA a leggere tempestivamente le evoluzioni di mercato, attuando la piena fungibilità e indipendenza dalle scelte di singoli vettori.